Rousseau: meglio quand'era solo un filosofo

Dopo settimane di tiraemmolla sembra che sia giunta al capolinea la diatriba in salsa Cinque Stelle sulla proprietà dei dati del server Rousseau. Non che ci volesse tanto a capire come sarebbe potuta andare a finire. Degno di nota, comunque, il coriaceo rampantismo di Casaleggio II. Tenendo testa in un inedito a solo/assolo contro tutti, armato fino ai denti e asserragliato all’interno del suo fortino virtuale, solamente a sentenza partorita si decide finalmente a rilasciare il corpo del cadavere in ostaggio: lentamente, osso per osso. Diversi i commenti dei Big del Movimento sulla vicenda. “Era ora! con la consegna delle chiavi del Movimento al Movimento stesso, sapremo finalmente dove abitano i nostri elettori: li andremo a scovare uno per uno e, se necessario, cammineremo inginocchiati sui ceci per riconvicerli a votarci” commenta un soddisfatto Giuseppe Conte, mentre appare impegnato, visibilmente seccato, a fissare alla bell’e meglio la museruola ad un Vito Crimi, in versione Rottweiler. “Azz… non sapevo che avessimo perso le chiavi di casa!” commenta visibilmente allarmato, uno spaesato Luigi Di Maio, bombato dall’ennesimo jetlag. Nel frattempo, fa discutere la decisione di un fuoriuscito d’oro, Alessandro Di Battista, che dal Fatto Quotidiano, suo personale ufficio-stampa, fa sapere urbi et orbi: ”Le chiacchiere stanno a zero, Mi pare sia giunto il momento di affrontare di petto la questione della centralità del Movimento all’interno del Mio progetto di vita e del Mio futuro politico: è per questo che Mi prenderò un altro anno sabbatico, con opzione di rinnovo per il prossimo… un po' di reportages dall’America Latina, Mi aiuteranno a capire se … Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte, oppure se non vengo affatto”. Un po' defilato e insolitamente dimesso, Beppe Grillo commenta laconicamente sulla vicenda Casaleggio e sulla vita in generale: “Gli errori dei padri ricadranno sui figli”. 7 giugno 2021